Le Camere prendono i nomi dalla novella di Giovanni Boccaccio intitolata “Landolfo Rufolo”

L’urbanistica di un luogo cambia nel corso dei secoli seguendo il progresso e la necessità del territorio. In alcune zone i luoghi restano spesso immutati, come nel nostro caso, più per la conformazione geografica che per la precisa volontà degli abitanti ma, oltre la tradizione la storia e le architetture restano anche le leggende spesso ispirate a personaggi e a fatti realmente accaduti. Le stesse vicende si arricchiscono di poesia e di entusiasmo e si creano così i miti e le favole che generano il sentimento. Un sentimento così forte e profondo che mi ha portato a rinnovare un fabbricato e a dargli un nome così strano : Me.Fra che non è altro che il risultato dell’insieme dei nomi dei miei genitori, Mena e Franco. La mia propensione all’incontro, all’accoglienza, il gusto di parlare e di ascoltare, la voglia di conoscere e far conoscere, che mi è sembrato tutto così normale : far nascere una nuova realtà  il Bed & Breakfast Me.Fra. Attualmente  si trova sulla strada centrale del paese, alle spalle della scuola, in una viuzza dalla quale si accede ad un’unica gradinata che conduce ad un cortile interno privo di ogni decorativismo ma che rappresenta un pittoresco accenno della vita quotidiana. Da quest’atrio si accede ad una sala, di dimensioni notevoli, accogliente e arredata con gusto che presenta pavimenti in ceramica di Vietri e soffitti a volta che si ritrovano spesso nei palazzi nobiliari atranesi. Dalla sala si accede alle camere, nonché su una terrazza che offre una magnifica veduta del paese, con terrazzamenti di limoni che scendono dalla montagna fino al mare, dove viene servita la prima colazione.

Le camere sono di diversa tipologia e colori, con bagni curati e pulizia impeccabile. Prendono i nomi dalla novella di Giovanni Boccaccio intitolata “Landolfo Rufolo”. Boccaccio percorse la  Campania in lungo e in largo e ne fu sedotto al punto da indurlo ad ambientare ben 6 Novelle del Decamerone.  La  Costiera Amalfitana, nello specifico Ravello,  lo ispirò a scrivere il “Mercante Landolfo Rufolo di Ravello” in cui si narra di buona donna che, non solo lo accudisce, ma gli restituisce la cassa che lo aveva salvato dal naufragio al cui interno trova “Pietre Preziose” in gran quantità.

Le Camere sono confortevoli e l’atmosfera è intima ed accogliente, ideale per una piacevole vacanza. Tutte dotate di servizi privati con phone e acqua calda, riscaldamento e frigobar.